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Cosa racconto ai miei bambini della guerra in Ucraina

Cosa racconto ai miei bambini della guerra in Ucraina?

Cosa racconto ai miei bambini della guerra in Ucraina – Sono una insegnate e ho il diritto di dire la verità su ciò che accade, visto che ho vissuto e conosciuto questi popoli che stanno combattendo. C’è chi dice La Russia mente, chi “L’Ucraina sta inscenando una finta battaglia sui morti che vengono ripresi”.

Ho il dovere di difendere i bambini dall’espressione del bene e del male. Non posso raccontare cosa sia la libertà di espressione per un popolo massacrato dall’idolatria di un singolo uomo. Un popolo che per millenni ha vissuto comandato, che per un pezzo di pane doveva negare la propria libertà individuale.


Al di la di ogni ragione reale o alterata (certo è che Vladimir Putin vuole rimanere nella storia con una reputazione che supera di gran lunga quella dei suoi predecessori) mi chiedo chi in Russia capisca davvero cosa sia il concetto del bene e del male al di fuori di un guadagno materiale ( gli oligarchi di Putin chiudono gli occhi per i soldi che hanno).

E ai miei bambini cosa racconto della guerra in Ucraina?

Ogni essere umano nasce con il concetto del bene e cresce (attraverso frustrazioni , dolori, negazioni) sperimentando il concetto del male.

Si cita Dostoevskij, Tolstoj per cercare nella letteratura un significato a questa guerra disumana e barbara. Non esiste un significato storico generale. Esiste l’uomo che dentro di se non ha percezione della realtà.

Il comunismo sovietico ha schiacciato la libertà umana e individuale, ma ogni essere umano dentro di sé dovrebbe riconoscere il bene e il male, dovrebbe distinguere la crudeltà dalla mera cattiveria. Ecco, questo uomo non ha percezione assoluta della realtà, del bene e del male, della crudeltà e della ferocia.

La percezione del bene e del male

Non c’è spiegazione, ne giustificazione a ciò che sta succedendo. Noi indaghiamo su come e cosa può aver provocato e dove finirà questa guerra.

Ma se nel 2022 ancora esistono uomini, che per il potere massacrano altri uomini, con una atrocità medioevale, ecco abbiamo sbagliato la storia, abbiamo sbagliato il concetto di umanità.

Cosa racconto ai miei studenti?

Che il male ha prevalso, che forse se l’essere umano prenderà piena coscienza di cosa è il bene e il male, smetterà di fare il male. Ma ho l‘impressione che solo gli animali (che sanno solo dare in maniera incondizionata perché è l’unico modo per difendersi) possano capire questo termine: il bene, la gratitudine.

Non si può ammazzare bambini. Chi ammazza un bambino ha la rabbia di un bambino che nella sua infanzia è stato “ammazzato” dalla sofferenza.

Cosa racconto ai miei studenti?

Guardo il lato umano. La cattiveria non ha spiegazioni. E’ l’espressione del male della società contemporanea, dove prevalgono i social, i media e l’uomo dovrebbe essere più evoluto.

Forse non si estinguerà mai. Forse va fermata con una logica chiara e diretta, puntando al cuore dell’umanità.
E’ che forse l’umanità non ha nemmeno il cuore. E un bambino è solo un bambino.

Foto dal web



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